Lizori – Segni e dialoghi
Una sessione di confronto e dialogo con i maggiori esperti nazionali e internazionali sulla rappresentazione del paesaggio e la rigenerazione dei borghi
Si è concluso venerdì 7 luglio, nel Castello di Pissignano Alto – Borgo Lizori a Campello sul Clitunno (PG), il workshop “Lizori. Segni e dialoghi”, una sessione di incontro e lavoro tra artisti, professori e architetti di fama internazionale, durata tre giorni e organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, con il patrocinio del Comune di Campello sul Clitunno e la collaborazione della Fondazione Antonio Meneghetti per la ricerca scientifica e umanistica. A concludere il workshop è stato una conferenza aperta da Fabio Bianconi e Marco Filippucci, responsabili del progetto da cui è nato il workshop, e da docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, che hanno voluto sottolineare come la riqualificazione dei borghi rurali e la valorizzazione del paesaggio sono il risultato della comprensione della storia del luogo. “Abbiamo voluto ospitare a Lizori architetti e artisti”, ha detto Fabio Bianconi, “per permettere ai ricercatori di dialogare con il paesaggio circostante. Crediamo che disegnare, rappresentare significhi conoscere e per questo abbiamo messo il “segno” al centro di questo percorso di lavoro e conoscenza, per poter comprendere questo luogo attraverso lo sguardo e la visione di architetti e artisti che qui a Lizori sono “cercatori” di senso, pronti a coglierne l’essenza, nel suo rapporto tra architettura e natura, con le sue complessità e contraddizioni.” Il mondo accademico si sta occupando dei piccoli borghi rurali e del loro recupero, come ha sostenuto al convegno il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Perugia, anche per poter dare un input alla politica affinché si vada verso una maggiore valorizzazione di queste aree, perché il futuro è nella riqualificazione dei borghi rurali. A spiegare le ragioni della collaborazione tra l’Università di Perugia e la Fondazione di ricerca scientifica e umanistica Antonio Meneghetti è stata Pamela Bernabei, presidente della Fondazione. “La Fondazione nel 2019 ha acquisito lo Status Consultivo Speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite per le sue attività di interesse pubblico e sociale. Il lavoro della Fondazione nel promuovere e sostenere le attività intellettuali e umanistiche, nell’incoraggiare i contatti tra scienziati ed esperti di diverse nazionalità e nel facilitare lo scambio internazionale di informazioni e la diffusione delle conoscenze scientifiche è in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. In particolare, in risposta agli SDGs 4, 11 e 17, la Fondazione promuove e sostiene iniziative e progetti volti a individuare soluzioni di alta formazione per favorire l’evoluzione, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle aree e dei borghi rurali, come il Progetto Lizori, che prevede l’organizzazione di eventi, workshop e sessioni estive in cui il borgo medievale diventa una grande aula/laboratorio”. Dopo i saluti dei presidenti degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti di Perugia, si è svolto un importante momento di confronto con gli artisti e gli architetti che hanno partecipato al workshop, i quali hanno condiviso le loro osservazioni e esperienze sul borgo di Lizori e hanno presentato gli studi di quelle che saranno le loro opere. Ad ogni partecipante, infatti, è stato chiesto di creare una rappresentazione della propria esperienza a Borgo Lizori. Le opere scaturite dal workshop saranno protagoniste di una mostra che viaggerà in diverse città d’Italia, prima di essere allestita a Palazzo Trinci di Pissignano Alto – Borgo Lizori.